Sinagoga
Echoes of Faith: La Sinagoga di Pesaro e il suo Patrimonio
Ricerche recenti hanno confermato che la Sinagoga sefardica era ubicata in via delle Scuole, ma venne abbattuta nel 1957 in quanto non più fruibile a seguito del sisma del 1930. Nello stesso percorso (il termine Scuola indica anche sinagoga) sorgeva anche la Sinagoga italiana, che persiste ancora. Tale dato è corroborato dal Catasto Gregoriano, dove vengono nettamente identificate le due sinagoghe: “abitazione adibita a Scuola Spagnola” e “Scuola Italiana con due negozi locati”. Edificata nel XVI secolo e rimodellata nei secoli XVII e XVIII, quest’ultima viene integrata nel contesto urbano del ghetto senza caratteristiche distintive per ragioni di protezione.
In effetti, in via delle Zucchette vi era anche un’ulteriore Sinagoga di rito italiano – la più vecchia delle tre – che venne sospesa dal culto con l’instaurazione del ghetto (dopo la cessione del Ducato di Urbino allo Stato Pontificio) dato che si trovava esternamente alle sue mura; fu probabilmente rasa al suolo intorno alla metà del XX secolo.
Il primo piano della Sinagoga
Sulla sobria facciata che distingue l’esterno della Sinagoga, si trovano due ingressi: uno di dimensioni maggiori destinato agli uomini e uno di misura ridotta per le donne. Al pianterreno è ancora possibile osservare il forno, utilizzato per cuocere i pani senza lievito, il recipiente per i riti purificatori e il pozzo.
La sala delle preghiere della Sinagoga
Il livello superiore accoglie la Stanza delle Orazioni (Santuario): l’Edicola Sacra (Aròn) e l’ambone (Tevàh) dominano rispettivamente al centro delle facciate minori. Attualmente la Sinagoga non funge più da centro religioso, e per questo certi elementi sono stati spostati in sinagoghe tuttora in funzione: l’Edicola Sacra è ora a Livorno, la loggia nell’ambone di Ancona, mentre le inferriate della galleria a Talpioth (Gerusalemme). La copertura presenta ornamenti in gesso con medaglioni e corone di quercia, palese riferimento ai Della Rovere, dominatori di Pesaro, che per anni assicurarono prosperità e serenità alla comunità ebraica locale.